“I medici sono l’unica categoria dipendente dalla PA, esclusa dal rinnovo del contratto. Con i nostri emendamenti al Senato abbiamo proposto di destinare un miliardo in più al Fondo Sanitario, mettendo così le regioni in condizione di sostenere, anche se a malapena, le spese del contratto dei medici e quelle derivanti delle nuove prestazioni essenziali da erogare ai cittadini che ne hanno bisogno e diritto”. Lo ha dichiarato questa mattina il deputato di Articolo Uno – Mdp Filippo Fossati, intervenendo e portando il sostegno del movimento alla manifestazione unitaria dei principali sindacati dei medici riuniti al Capranichetta, dove è stato indetto uno sciopero per il 12 dicembre prossimo. “Abbiamo anche chiesto di riaprire le assunzioni – ha aggiunto Fossati – nei settori più scoperti del sistema, falcidiato dal blocco del turnover e di aumentare il numero delle borse di studio per le specializzazioni. Senza i medici, non ci può essere sanità pubblica!”
“Prendiamo atto – ha sottolineato ancora Fossati – che dal governo non è arrivata nessuna risposta, che neanche la tassa sul fumo si è voluta approvare per finanziare il Fondo Sanitario, che il superticket non verrà abolito, ma alleggerito di una quota ridicola, che saranno a rischio i servizi e si allungheranno le liste d’attesa per i cittadini, che gli operatori del sistema, a partire dai medici spariscono addirittura dal quadro del provvedimento. La nostra opposizione sarà tanto dura, quanto praticabili saranno le nostre proposte alternative”. “La sanità universalistica non è un costo, ma un settore decisivo per la crescita scientifica, civile, economica del paese”, ha concluso.