Rito abbreviato: Conte, la Lega toglie diritti e soffia sulle paure

Giustizia

“Negando il giudizio abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo, la Lega prosegue nel suo disegno securitario sulla Giustizia: toglie diritti, smantella garanzie, specula sulle paure senza risolvere le questioni vere”. Lo dichiara Federico Conte, deputato LeU, componente della Commissione Giustizia. “Il rito abbreviato – continua l’on. Conte – integra un vero diritto dell’imputato, consente un risparmio di tempi e di risorse, accelera la durata del processo, evita la decorrenza dei termini: tanto più il processo è complesso, con imputati detenuti per reati gravi, tanto più il rito abbreviato rappresenta una opportunità. Ce lo ha confermato oggi in Commissione anche la preziosa relazione del professor Agostino De Caro, stimato penalista salernitano, professore ordinario di Diritto processuale penale presso l’Università del Molise, intervenuto in audizione. Esistono anche fondati dubbi di costituzionalità della norma che vuole la Lega: l’articolo 3 della Carta costituzionale si oppone a trattamenti differenti in situazioni analoghe. È poco coerente col principio di uguaglianza discriminare tra imputati. Una proposta sbagliata e incostituzionale, da fermare”.