L’assenza della proprietà turca al tavolo di crisi convocato al Ministero dello Sviluppo Economico è stato un segnale negativo e sbagliato. La risposta unitaria delle istituzioni, dei sindacati e della politica a difesa del mantenimento dello stabilimento della Pernigotti a Novi Ligure e il rifiuto del piano di terziarizzazione della produzione rappresenta, invece, un punto di partenza per una trattativa che consenta di difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che non possono essere chiamati a pagare il conto della fallimentare gestione imprenditoriale del gruppo Toksoz negli ultimi cinque anni. La Pernigotti ha bisogno di investimenti e di un serio piano industriale. Se il gruppo turco non intende rilanciare la Pernigotti e lo stabilimento di Novi Ligure passi la mano a imprenditori che si dimostrino concretamente interessati a farlo.
Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera Federico Fornaro a margine dell’incontro al Mise sulla Pernigotti.