Nucleare: Fossati, Italia cambi posizione e partecipi ai negoziati

Economia

L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo propositivo cogliendo l’occasione per accettare un coinvolgimento nel dibattito sui trattati sulla proliferazione del nucleare. I negoziati sono aperti a tutti gli Stati e ogni Paese può aderire al trattato e ratificarlo anche dopo la sua approvazione. Una non partecipazione ai negoziati rappresenterebbe perciò una scelta politicamente negativa. E’ utile ricordare il valore di questo trattato che se approvato proibirebbe la produzione, il trasferimento, la minaccia di uso e l’uso di queste armi affinché nessun Paese debba sperimentarne di nuovo gli orrori. La nostra iniziativa parlamentare vuole sostenere quello che storicamente il movimento pacifista italiano ha espresso in modo sempre propositivo e concreto. L’appello dalle organizzazioni della società civile, campagna Senzatomica e Rete italiana per il disarmo al Presidente del Consiglio Gentiloni e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Alfano è pure il nostro. Chiediamo che si modifichi la posizione espressa in questi ultimi mesi dall’Italia e si partecipi alla seconda sessione di negoziati, inserendosi così nel dibattito in corso sul disarmo nucleare e rendendo onore alla tradizione di grande impegno multilaterale del nostro Paese. Anche chi, come pare il nostro Governo, ritenga più utile riportare le potenze nucleari sulla strada, sostanzialmente arenata, del processo descritto dal Trattato di non proliferazione, dovrebbe saper utilizzare la sede del negoziato per la redazione del documento base del Trattato per la messa al bando delle, armi nucleari come un consesso da cui far emergere, con il più ampio consenso possibile, un nuovo stimolo e un nuovo impegno per i paesi nucleari sulla strada del disarmo.