Mattarella ci ha accompagnato in questi sette anni difficili e indimenticabili con la dolcezza di parole sempre forti e nette, quelle che la Costituzione repubblicana prescrive. La bussola che ha fatto ispirato sempre la sua azione di supremo garante dell’unità nazionale. Il suo discorso di stasera, il messaggio che conclude il suo settennato, ha richiamato tutti al primato delle ragioni della salute e della vita su quelle del mercato e del profitto. Questa la lezione decisiva per oggi e per domani davanti al nuovo acuirsi della pandemia. Il suo commiato ci ricorda ancora che ci sono diseguaglianze vecchie e nuove verso cui va trovato il vaccino della solidarietà e della lotta politica e civile di una nuova generazione che deve tornare a sognare un’Italia diversa senza precarietà nel lavoro. Grazie Presidente.
Lo ha dichiarato Arturo Scotto, coordinatore politico nazionale di Articolo Uno.