“Sulla crescita del Pil possiamo solo essere contenti ma se non facciamo una giusta analisi saremmo irresponsabilmente soddisfatti come troppe volte in questi anni di narrazione antigufi”. Lo afferma Elisa Simoni, deputata di Articolo Uno – Mdp. “Il Pil – prosegue – cresce anche come reazione di settori industriali che hanno saputo innovare e forse ‘Industria 4.0’ comincia a dare i suoi primi frutti. L’Italia rimane però fanalino di coda in Europa per crescita e occupazione. E per intercettare la spinta diffusa alla crescita presente a livello europeo, occorre utilizzare le risorse per spingere gli investimenti e per occuparsi seriamente di scuola e formazione. E non, come è stato fatto, con la pasticciata, onerosa, ‘Buona scuola’. Gli sgravi per le assunzioni hanno già fatto vedere che se i ragazzi assunti non sono essenziali per l’impresa, perché adeguatamente preparati, vengono scaricati appena non conviene economicamente più all’azienda assumerli. Se teniamo ai nostri giovani facciamo crescere le imprese con le loro forze con una politica industriale seria e rendiamo i nostri ragazzi i più bravi; i ragazzi e le ragazze italiane chiedono futuro e non mance elettorali date alle imprese, mascherate in attenzione nei loro confronti”, conclude Simoni.