Mafie: Lo Moro, tutelare le donne che si ribellano

Italia

Tutelare le donne che fuggono da contesti di criminalità organizzata, anche se non possono essere qualificate come collaboratrici o testimoni di giustizia. Lo chiede un gruppo di Senatrici e Senatori in un’interrogazione al Governo, prima firmataria Doris Lo Moro, sottoscritta anche da Maria Cecilia Guerra, Loredana De Petris e Lucrezia Ricchiuti.

“Cominciano ad emergere casi di donne in fuga per le quali, a legislazione vigente, non risulta applicabile alcuna tutela, trattandosi di soggetti non qualificabili come collaboratori o testimoni di giustizia – sottolinea il testo dell’interrogazione – È evidente l’importanza non solo simbolica delle scelte compiute da queste donne coraggiose che sfidano contesti familiari criminali, minandone la compattezza, e pagano il prezzo di vivere e far vivere ai loro figli una vita da fantasmi”.

Le Senatrici e i Senatori chiedono quindi al Governo di “porre in essere azioni positive per affrontare il problema” e “avviare progetti, anche sperimentali, che aiutino da subito queste donne”.