Libia: Mdp, audizione governo insufficiente, sconcertante reticenza su garanzia diritti umani

Esteri

Siamo sconcertate dalle mancate risposte dei ministri degli Esteri e della Difesa Alfano e Pinotti, chiamati oggi a riferire a Palazzo Madama sulla situazione in Libia a un mese e mezzo dall’avvio della nuova missione italiana. In particolare il ministro Alfano, alla nostra richiesta di sapere quali sono le condizioni dei centri non ufficiali di detenzione in Libia che sappiamo tutti essere in mano ai trafficanti di uomini e alle milizie, non ha risposto alcunché.
Lo dichiarano Donatella Duranti e Eleonora Cimbro, deputate di Articolo 1 – Movimento Democratico Progressista in commissione Difesa e Esteri a Montecitorio.
E’ inammissibile, proseguono, che sul tema dei centri non ufficiali, dove i diritti umani sono sistematicamente calpestati e le condizioni di vita disumane, il ministro egli Esteri del nostro Paese non dia alcuna risposta. Non sappiamo se perché non ha informazioni oppure se su questo punto è reticente.
La ministra Pinotti, inoltre, nel confermare i raid con droni Usa in Libia non ha fornito ulteriori informazioni in Parlamento e non ha chiarito né se siamo stati coinvolti in qualche maniera, né quale ruolo abbiamo avuto. Confermando in questo modo che l’Italia è una semplice base logistica e da Sigonella possono partire tranquillamente i raid Usa senza che il governo italiano venga adeguatamente informato.
Infine, concludono Duranti e Cimbro, dall’audizione di oggi si evince la mancanza assoluta di qualsiasi piano per garantire il diritto di venire in Europa, transitando dalla Libia, a chi ha i requisiti per la protezione internazionale per motivi umanitari. E’ semplicemente incredibile che non ci si preoccupi di garantire neanche a questi uomini e donne, titolari di un diritto internazionale, di essere in qualche maniera garantiti e aiutati.