Lavoro: Scotto e Latino: no esternalizzazioni, interverremo in Parlamento

Lavoro

In altre occasioni nel passato abbiamo cercato di correggere la norma che prevede l’obbligo per le aziende titolari di concessioni di esternalizzare l’80% dei servizi.

In particolare per quanto riguarda il settore della distribuzione di energia elettrica e del gas l’attuazione di questa norma avrebbe serie conseguenze sull’efficienza della rete mettendo a rischio un sistema strategico per il Paese.

E’ evidente che ci sarebbe un calo dell’occupazione e una frammentazione del servizio che penalizzerebbe le grandi aziende a favore di altre che non possono garantire gli stessi standard di qualità, affidabilità e di sicurezza per la forza lavoro.

In una fase come questa occorrono grandi investimenti pubblici e privati per avviarsi con decisione sulla via della transizione energetica: ecco perché siamo contrari ad un processo di spezzettamento in mille rivoli che penalizzerebbe il lavoro e ritarderebbe gli investimenti previsti che sono necessari per una grande opera di modernizzazione della rete.

Siamo pronti ad incontrare Filctem-Cgil, Flaei-Femca Cisl e Uiltec per approfondire con loro tutte le iniziative utili per risolvere positivamente una questione strategica come questa.

Arturo Scotto, Coordinatore nazionale articolo Uno
Piero Latino, Responsabile lavoro Articolo Uno