Lavoro: Dori, interrogazione sui licenziamenti alla Timken di Brescia

Lavoro

Aumentano i casi di chiusura di aziende al termine del blocco dei licenziamenti. Dopo la Gianetti Ruote in Brianza e la Gkn di Campi Bisenzio questa volta tocca alla Timken di Villa Carcina, in provincia di Brescia, multinazionale americana leader nella produzione di cuscinetti ingegnerizzati e prodotti per la trasmissione di potenza. 106 lavoratori rischiano il lavoro senza nessun preavviso e senza percepire nessun segnale di crisi. Quanto sta succedendo in giro per l’Italia mette in discussione l’accordo trovato per sbloccare i licenziamenti. La proroga del blocco dei licenziamenti oltre ad impedire questi licenziamenti era una cosa giusta, il messaggio che lo Stato non lascia indietro nessuno.

Lo afferma il deputato di LeU Devis Dori.

Purtroppo, invece osserviamo con grande preoccupazione quanto sta accadendo non solo per le chiusure e la perdita di migliaia di posti di lavoro ma anche per le modalità dei licenziamenti, prosegue il deputato di LeU. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione affinché il Governo attivi un tavolo di crisi con i rappresentanti della proprietà dell’azienda, delle parti sociali e delle istituzioni locali. E, soprattutto, metta in atto le iniziative di sua competenza affinché la Timken Company utilizzi tutti gli strumenti alternativi ai licenziamenti, per trovare ogni soluzione volta a dare continuità all’attività del sito produttivo bresciano e per salvaguardare l’occupazione. Non si può scaricare sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici il prezzo della crisi, conclude Dori.