Ilva: Duranti, ultima chiamata, inaccettabile proposta Am InvestCo

Lavoro

“Siamo al dunque. Dopo anni di mancati interventi, di sottovalutazioni gravissime e di tentativi di prendere tempo, la vicenda Ilva arriva al traguardo nel peggiore dei modi. Avrei voluto essere smentita ma, purtroppo, lo avevo detto in occasione di ogni decreto Ilva: il Governo è andato assumendo decisioni contrarie a quello che sarebbe servito.
Inoltre, dal primo momento si era capito che la cessione a Mittal e Marcegaglia sarebbe stato un imponente regalo senza alcuna contropartita né sul versante dell’occupazione, né su quello della salvaguardia della salute e dell’ambiente. Siamo al capolinea.
Alla vigilia dell’incontro con le oo.ss., le società hanno reso noto le loro intenzioni sul personale, confermando le riduzioni e i tagli ed esplicitando le condizioni capestro, che rimandano all’odioso jobs act per i lavoratori che transiteranno dall’attuale gestione commissariale.
Condizioni di favore per Mittal e Marcegaglia che avranno la possibilità di gestire il personale secondo i propri piani e convenienze ma – lo voglio ricordare con forza – il percorso di cessione prevede che il positivo esito della trattativa sindacale sia adempimento fondamentale per la chiusura dello stesso.

Il Governo non potrà e non dovrà sottrarsi.
Il piano ambientale proposto dalle società è peggiorativo persino di quello del 2014 con l’allungamento dei tempi per gli interventi più necessari e di maggiore impatto sanitario ed ambientale, eppure il Governo ha emanato il DPCM senza assumere le osservazioni puntuali del Comune, dei sindacati e delle associazioni.

Nonostante i ripetuti allarmi delle imprese dell’appalto Ilva, nessuna garanzia e’ stata mantenuta con ricadute pesantissime su quelle aziende e sui loro lavoratori.
Credo che ci troviamo di fronte ad una vera e propria provocazione da parte della cordata AM INVESTCO ITALY e ad una grave irresponsabilità del Governo.

Per l’ennesima volta i sindacati ed i lavoratori hanno deciso di opporsi con determinazione e forza per dare una risposta a scelte inaccettabili – anche se purtroppo prevedibili – con lo sciopero di lunedì.

Ma non è possibile che siano da soli, tutti devono prendere parole e schierarsi, dire con chiarezza che non può finire in questo modo e che non ci si può accontentare delle rassicurazioni dei vari rappresentanti del Governo.

Serve fermare tutto dopo anni di prese in giro e di false promesse, serve invertire immediatamente la rotta prima che il tempo a disposizione scada definitivamente”: lo dichiara in una nota la deputata di Mdp Donatella Duranti.