“Nella seduta del 4 ottobre 2016 del Parlamento europeo Matteo Salvini, insieme agli altri deputati della Lega Nord, ha votato contro l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Salvini come Trump non sostiene l’urgente necessità di ridurre rapidamente le emissioni di gas a effetto serra per contrastare il crescente riscaldamento del pianeta”. Lo scrive in una nota l’europarlamentare di Liberi e Uguali Massimo Paolucci.
“Gli obiettivi di politica ambientale sul clima sottoscritti nel punto 4 del contratto di governo Lega-M5S sono solo aria fritta? False promesse? È un caso che nel capitolo 4 non è mai richiamato l’Accordo di Parigi?” Continua Paolucci.
“Qual è il Salvini da prendere sul “serio”: quello di Strasburgo, che vota contro, o quello che ha firmato il contratto di governo? E, ancora, il Movimento Cinque Stelle ha cambiato idea? Anche loro pensano, come Salvini, che “le politiche UE in ambito ambientale e climatico (sono) del tutto fallimentari” e impongono alle “industrie europee costi e vincoli eccessivi” come dichiarava Salvini a Strasburgo il 14 ottobre 2015? Come pensano di realizzare un’economia senza carbone e fonti fossili non sostenendo gli impegni di Parigi? La Terza Repubblica di cui tanto parla Di Maio funzionerà così: fare l’esatto contrario di quanto sottoscritto?” Conclude Paolucci.