“La cosiddetta ‘manovra del popolo’ continua a mietere vittime a partire dalla scuola. Infatti, in base alla legge di bilancio in corso di discussione alla Camera dei deputati con la solita ipocrita formula delle esigenze di ‘razionalizzazione’ vengono tagliati quasi quattro miliardi di euro (una riduzione del 10 per cento) nel triennio 2019-2021”. Lo afferma il responsabile nazionale Scuola e Università di Articolo Uno, Miguel Gotor. “I tagli – continua Gotor – colpiranno soprattutto il fondo previsto per gli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili e per i progetti dedicati agli allievi con Dsa o con bisogni educativi speciali. La riduzione riguarderà sia la scuola primaria sia quella secondaria. La decisione è particolarmente odiosa perché va a colpire i più deboli e quanti – studenti e famiglie – avrebbero più bisogno di una scuola pubblica di qualità. Un’altra voce di spesa tagliata addirittura del 60 per cento riguarderà gli interventi per la sicurezza nelle scuole e per l’edilizia scolastica con una perdita secca di 450 milioni di euro”. “Ancora una volta le promesse elettorali di Di Maio e dei 5 stelle si rivelano per quello che erano: bugie e propaganda, chiacchiere e distintivo. In realtà questo governo a trazione leghista fa cassa sul mondo dell’istruzione, sull’inclusione e sulla sicurezza dei nostri figli umiliando gli studenti, gli insegnanti, le famiglie e con la scuola il futuro dell’Italia”, conclude Gotor.