Le notizie sulla fuga dall’Italia di capitali e investitori stranieri dovrebbero essere al primo punto dell’agenda economica e politica italiana e del Governo e invece sono oscurate dalle quotidiane sparate propagandistiche di M5S e Lega. Non si tratta di guardare con occhio benevolo ai poteri forti e all’establishment, ma al contrario essere dalla parte degli italiani, perché se dovessimo cadere nel baratro di una nuova crisi finanziaria, come sempre e’ accaduto nella storia, a pagare il conto sarebbero milioni di cittadini onesti e laboriosi. La campagna elettorale è finita da un pezzo e gli uffici propaganda di Di Maio e Salvini si godano un periodo di meritate vacanze perche’ volge al termine la stagione delle promesse mirabolanti e incombe il passaggio cruciale della legge di Bilancio. Come per il decreto Dignià Liberi e Uguali è disponibile al confronto nel merito delle questioni, a cominciare dal rapporto con l’Unione Europea per ottenere maggiore flessibilità, nella speranza di non dover nuovamente constatare che sotto la propaganda di questa maggioranza non c’è nulla, solo promesse irrealizzabili.