Gerusalemme: Panzeri, Paolucci e Zanonato, no a unilateralismo Usa

Esteri

“Se confermata, la decisione dell’amministrazione statunitense di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme rappresenta un grave e pericoloso atto di unilateralismo, contrario al diritto internazionale e in palese violazione della soluzione basata su due popoli e due Stati”. Questo il primo commento degli eurodeputati di Articolo UNO-MDP ed esponenti di Liberi e Uguali Antonio Panzeri, Massimo Paolucci e Flavio Zanonato alle notizie provenienti dal Medio Oriente.

“Con questo atto azzardato – continuano i tre eurodeputati – gli USA diventerebbero il primo paese al mondo a riconoscere la città di Gerusalemme quale capitale dello Stato d’Israele, in mora ad innumerevoli risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e al principio della risoluzione del conflitto basata su ‘due popoli e due Stati’”.

Panzeri, Paolucci e Zanonato precisano che “la dichiarazione di Trump non fa che surriscaldare ulteriormente una delle situazioni più complesse del panorama geopolitico, ponendo nuovi ostacoli alla tanto agognata pace tra Palestina e Israele. La crisi che potrebbe scaturire non sarà solo diplomatica, ma anche e soprattutto sociale, nelle strade palestinesi, dove sono già in fermento manifestazioni e proteste per difendere Gerusalemme e tutto ciò che la città rappresenta dal punto di vista identitario e culturale”.

“Si sposta ulteriormente l’equilibrio dei poteri in favore dello Stato di Israele, con il pericolo di infiammare nuovamente la regione – aggiungono i tre europarlamentari – Il rischio è altissimo e il prezzo da pagare per questo folle ‘trasloco’ non ricadrà esclusivamente sulle spalle della Palestina o del Medio Oriente, ma di tutto il mondo. È opportuno che l’Unione europea e l’intera comunità internazionale intervengano per far valere con forza le ragioni della pace in un’area tanto delicata”.

“Pieno sostegno, dunque, alla ferma presa di posizione dell’Alto Commissario Mogherini – concludono gli eurodeputati – che richiama le parti, e gli attori internazionali, al rispetto della soluzione basata su due popoli e due Stati”.