“Doveva essere il giro dedicato a Gino Bartali, il grande campione che contribuì a salvare la vita di molti ebrei dopo le leggi razziali del fascismo”. Lo afferma il deputato di Articolo Uno – Mdp Filippo Fossati. “Il Governo di destra israeliano – prosegue Fossati – ne ha fatto invece uno strumento di propaganda politica settaria ed estremista. Ieri due ministri hanno minacciato il blocco del finanziamento se dal sito del giro non scomparisse il riferimento a Gerusalemme Ovest. E oggi Rcs Sport ha deciso di rimuovere la dizione Gerusalemme Ovest in quanto “priva di alcuna valenza politica”, scrivono nel comunicato gli organizzatori. Siamo di fronte ad una resa inspiegabile e inaccettabile.
“Il racconto che si vuol dare al mondo – sottolinea Fossati – è che Gerusalemme sia tutta israeliana, che sia la capitale dello Stato. È una vecchia richiesta della destra religiosa. Questo Giro d’Italia può ancora diventare una occasione per raccontare al mondo la realtà di un paese in conflitto, dando voce e video anche alla realtà palestinese. Altrimenti sarebbe meglio rinunciare e far partire questo giro dalla Risiera di San Sabba dedicandolo così realmente a Gino Bartali e alla memoria dell’olocausto”.
“Si può e si deve parlare, anche con lo Sport, a un popolo straordinario e ferito come quello ebraico, senza girare la testa di fronte alla condizione dei Palestinesi e all’arroganza estremista e incendiaria degli attuali governanti di Israele. Quello di oggi è un errore grave, a cui riparare presto. Peccato per lo Sport con la esse maiuscola e per la memoria storica dei due popoli che vivono in quelle terre”, conclude.