“La commissione Bilancio ha votato una web tax deludente. Evidentemente sono state forti le pressioni sul Presidente Boccia che aveva invece annunciato una proposta molto più coraggiosa. Le multinazionali digitali continueranno a non pagare in Italia le tasse anche il prossimo anno. La comoda via dei paradisi fiscali irlandesi resiste ancora. Dalla proposta timida di web tax l’e-commerce rimane fuori, la decorrenza è dal 2019 con un gettito modesto al di sotto di 200 milioni di euro, l’aliquota uscita dal Senato viene dimezzata e si elimina l’incentivo a pagare le tasse in Italia con la soppressione del credito d’imposta, una scelta questa che penalizzerà le aziende italiane del settore. La filosofia che ispira queste scelte così deludenti è quella di puntare sull’invito alle Multinazionali a fare accordi volontari con l’Agenzia delle Entrate e lasciare all’Italia così solo una parte delle tasse dovute rispetto ai loro ricavi miliardari di euro. Amazon e soci possono brindare per il bel regalo per il 2018: niente tasse. Se ne riparlerà, nel caso, nel 2019”: lo dichiara in una nota Gianni Melilla, capogruppo in Commissione Bilancio Camera dei Deputati di MDP ed esponente di Liberi e Uguali.