“Mario Draghi ha posto con forza la questione generazionale in Italia. I nostri giovani, infatti, rischiano di pagare il conto di quelle precedenti con una vita precaria e pensioni da fame al termine del lavoro. Il presente e il futuro dei giovani non può però essere una priorità solo per il governo e la politica. Il governo può e deve investire di più nella formazione e nel sistema educativo, usare la leva fiscale e gli incentivi per favorire l’ingresso e la stabilizzazione nel mondo del lavoro dei giovani e la nascita di imprese innovative”. Lo afferma il capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro. “È fondamentale però che anche le aziende (e non solo una parte di esse) si decidano a tornare a credere nei giovani, ad investire nella loro crescita professionale e non, invece, costringerli a vivere per anni nella precarietà contrattuale, senza prospettive sul loro futuro. Recuperare e investire su quella che è stata definita una generazione perduta non è dunque un imperativo solo della politica, ma lo deve diventare anche del sistema delle imprese a tutti i livelli”, conclude Fornaro.