Documento di sintesi della Direzione nazionale di Articolo Uno
La direzione nazionale di Articolo Uno si è riunita a Roma sabato 8 e domenica 9 ottobre per discutere l’esito delle elezioni politiche del 25 settembre, introdotta dal segretario nazionale Roberto Speranza la cui relazione è stata approvata a larghissima maggioranza.
Il centrosinistra ha perso, pagando le divisioni del campo progressista e in aggiunta alla crescita impressionante dell’astensionismo si è spalancato le porte alla destra peggiore di sempre.
Le elezioni confermano la rottura sentimentale tra la sinistra di governo e interi strati popolari, che non individuano nelle nostre proposte un’adeguata capacità di rappresentare un’uscita dalla frattura sociale che si è allargata in questi anni, dove disoccupazione, inflazione, aumento della precarietà sono cresciuti.
Non può esserci uno spazio di rappresentanza e quindi elettorale per la sinistra se non ritorna a difendere prima di tutto chi chiede protezione sociale.
I progressisti hanno bisogno di costruire rapidamente un agire comune dell’opposizione, che metta al centro la questione sociale, a partire dai diritti del lavoro, della centralità dei beni comuni, della difesa del welfare, della progressività fiscale.
Siamo convinti che occorra aprire una fase costituente vera della sinistra democratica e di governo. Interloquiremo nei prossimi giorni con la proposta avanzata da Enrico Letta – in linea con il mandato congressuale di aprile scorso e con la scelta di sostenere la lista Pd-Italia democratica e progressista, al cui gruppo si iscriveranno i parlamentari di Articolo Uno – e lavoreremo affinché la chiamata sia larga e inclusiva.
La qualità del percorso costituente è decisiva e deve innanzitutto rivolgersi a quella parte di paese che oggi non si sente rappresentata dall’attuale configurazione politica e organizzativa della sinistra italiana. Per Articolo Uno serve un vero Processo Costituente, il cui esito non può essere scritto dall’inizio, nella costruzione delle regole della partecipazione democratica e del manifesto dei valori fondativi dell’identità di una forza politica rinnovata.
Bisogna garantire agli iscritti e ai non iscritti, alle associazioni, ai movimenti, ai singoli cittadini di poter contribuire alla Costituente, consentendo l’adesione a questo nuovo percorso.
Allo stesso tempo, Articolo Uno parteciperà e promuoverà in tutte le sedi iniziative per la pace e la fine della guerra in Ucraina: occorre che la diplomazia riprenda forza, con l’obiettivo di fermare l’aggressione di Putin e ripristinare la sovranità dell’Ucraina, e le istituzioni internazionali, a partire dall’Ue e le Nazioni unite, svolgano una funzione più incisiva per evitare un’escalation nucleare che oggi appare all’ordine del giorno. Serve una nuova Helsinki, una nuova stagione di sicurezza e cooperazione tra est e ovest e una strategia globale per il disarmo e la moratoria delle armi atomiche.