“Ha scelto di non stare in silenzio, ha scelto di denunciare a voce alta la violenza criminale dei clan e la loro infiltrazione nel tessuto sociale”. Lo ha scritto su Facebook il coordinatore nazionale di Articolo Uno, deputato di Leu, Roberto Speranza. “Era il 19 marzo di 25 anni fa, quando la camorra uccideva Don Peppe Diana, sacerdote di Casal di Principe. Ammazzato perché aveva deciso di denunciare e contrastare la criminalità organizzata, lavorando soprattutto con i più giovani, investendo sulla loro formazione. E lo aveva fatto, come scrisse, “Per amore del mio popolo”. Lo ricordiamo oggi e lo ricorderemo sempre”, ha concluso Speranza.