“Dopo un lavoro tecnico molto intenso condotto dal ministero del Lavoro insieme al ministero dell’Economia abbiamo completato una mini-riforma fiscale del Terzo settore. Questo piccolo restyling concordato con il Forum del Terzo settore completerà la riforma del 2017 che dovrebbe entrare in vigore dopo il completamento del Registro unico degli enti del Terzo settore e quindi presumibilmente nel corso del prossimo anno. Sappiamo che l’intera riforma dovrà essere notificata alla Commissione europea ma questo ultimo miglio era assolutamente necessario perché rende più gestibile il passaggio al nuovo regime, introduce nuove agevolazioni per il Terzo settore, risolve problemi di interpretazione, definisce alcune nuove norme relative a imprese sociali, enti filantropici e società di mutuo soccorso”. Lo ha detto la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra commentando alcuni articoli del dl Semplificazioni approvato ieri dalla Camera e che ora andrà all’esame del Senato.
Tra i punti qualificanti della mini-riforma “il maggior grado di tolleranza nella definizione di attività non commerciale introdotto con l’aumento dal 5 al 6% della percentuale massima di eccedenza dei ricavi sui costi”, spiega la sottosegretaria. La previsione sarà valida per ciascun periodo di imposta e per non oltre tre periodi di imposta consecutivi contrariamente ai due previsti dalla normativa vigente. Sarà poi posposta all’anno successivo l’operatività del mutamento di qualifica da ente non commerciale a commerciale e viceversa a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui si verifica il mutamento. Nuovi benefici poi per gli enti del Terzo settore arriveranno con l’estensione delle agevolazioni ai fini dell’imposta di registro per gli atti delle imprese sociali diversi dai trasferimenti immobiliari che sono già agevolati.