“Le esperienze passate non hanno insegnato a Renzi che talvolta il silenzio è d’oro”. Lo afferma Alfredo D’Attorre della Direttiva nazionale di Articolo Uno. “Come si può mettere sullo stesso piano – prosegue – un accordo politico per individuare i membri del CSM di elezione parlamentare, sulla base dell’articolo 104 della Costituzione, con il comportamento di un parlamentare ed ex ministro che incontra magistrati per influire sulla nomina del capo della procura che sta conducendo un’inchiesta in cui lui è indagato?” “C’è da augurarsi che Zingaretti si renda conto del danno che uscite del genere arrecano alla difficile ricostruzione della credibilità del PD e del centrosinistra”, conclude D’Attorre .