“L’ipotesi di un rinvio sia delle norme sui futuri Npl che di quelle per i crediti deteriorati già accumulati dalle banche, se confermata, è una buona notizia per il nostro sistema bancario e cattiva per le tecnocrazie contabili”. A dichiararlo sono Antonio Panzeri, Massimo Paolucci e Flavio Zanonato, eurodeputati di Articolo UNO-MDP in seguito a quanto riferisce l’agenzia Reuters sui piani della Bce.
“L’approvazione odierna in plenaria del rapporto sulla classificazione degli strumenti di debito non garantiti, il Rapporto Hokmark, premia la linea della flessibilità e della tutela degli investitori” continuano i tre deputati europei. “Se a questo seguisse davvero il rinvio sine die da parte della BCE delle nuove regole sui crediti deteriorati, in attesa della divulgazione delle linee guida della Commissione europea previste per fine marzo – aggiungono gli esponenti di Articolo UNO-MDP – vorrebbe dire che la politica sta avendo la meglio sulla tecnocrazia”.
Per i tre eurodeputati, “posticipare la presentazione delle nuove norme previste nel contestato Addendum è una soluzione di minimo buon senso, anche alla luce dei pareri negativi sollevati dai servizi legali di Consiglio e Parlamento. In gioco c’è la credibilità delle istituzioni europee e la sostenibilità del nostro sistema bancario”.