“Subito una soluzione per le migliaia di giovani praticanti avvocati che attendono di concludere l’esame di abilitazione alla professione forense della sessione 2019/2020 bloccato dal Covid-19. Si tratta di giovani che si affacciano su un mondo del lavoro complesso, dopo un lungo percorso di studi e di esperienza, e hanno davanti un altro periodo di crisi economica che inciderà anche sulla loro attività. Questa generazione non può perdere l’anno. Bisogna trovare una soluzione che tenga insieme l’esigenza di svolgere l’esame in maniera seria e responsabile e il diritto degli esaminandi a dimostrare la loro idoneità. È giusto allora che anche per gli esami di abilitazione si sperimenti una modalità di smart working: correzione di tutti gli scritti a opera di commissari che possono operare singolarmente, dividendosi i testi, con momenti congiunti di consultazione in videoconferenza, e prova orale da svolgersi con chiamata singola dei candidati in sede alla presenza di un commissario a turno, mantenendo le distanze di sicurezza, con lil resto della commissione in modalità telematica. Si consenta agli esaminandi di concludere il loro percorso, senza sacrificare il valore giuridico ed etico della prova di abilitazione”.
Lo dichiara in una nota Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.