Gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro il Coronavirus vanno protetti sul luogo di lavoro e va garantita la loro incolumità legale, introducendo a loro difesa uno scudo penale da “causa di servizio”, anche per evitare le azioni di risarcimento che per motivi speculativi si stanno già avviando per la diffusione del contagio.
Lo propone Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della commissione Giustizia di Montecitorio.
“Sono 8358 a oggi, secondo la fondazione Gimbe, gli operatori sanitari contagiati da Covid-19, oltre cinquanta i medici deceduti, molte strutture sanitarie sono diventate esse stesse focolai di infezione – continua il parlamentare. Abbiamo fronteggiato l’emergenza con la generosità dei singoli e senza disporre degli strumenti che essa richiede. Ci sono stati certamente ritardi nel recuperare dispositivi di protezione individuale ma ciò che rileva di più è un dato strutturale: la mancanza di un sistema di prevenzione da parte del sistema sanitario, che le regioni gestiscono da oltre 40 anni. Ora tutto va ripensato. Ma innanzitutto proteggiamo medici e operatori da azioni speculative, conclude Conte.