Condivido le preoccupazioni e il giudizio assolutamente negativo espressi dalla Slc-Cgil sull’emendamento del governo alla Legge di Bilancio che favorisce la delocalizzazione delle attività dei call center. Il governo lo ritiri immediatamente.
Lo dichiara Donatella Duranti, deputata tarantina di Articolo uno – Movimento Democratico e Progressista, in merito all’emendamento presentato dal Governo che revoca l’obbligo per le aziende che svolgono attivita’ di call center in house di informare preliminarmente il cliente sul Paese dal quale l’operatore sta chiamando.
In commissione e in aula, annuncia Duranti, faremo di tutto per impedire un pericoloso quanto ingiusto passo indietro rispetto alla normativa vigente.
Mi unisco all’appello del sindacato, prosegue, rivolto a tutti i parlamentari pugliesi affinché si riesca a trovare una maggioranza più ampia possibile in grado di bloccare questa operazione. Faremo fino in fondo la nostra parte e siamo pronti a sostenere tutte le iniziative che il sindacato dovesse ritenere necessarie.
E’ inaccettabile, conclude la deputata tarantina, che si decida di peggiorare le condizioni di lavoro e le tutele, conquistate con sacrifici e lotte, in un settore così importante e che, in particolare nella provincia di Taranto, riguardano migliaia di dipendenti.