“Dai dati presentati dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), in occasione della Giornata mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, emerge chiaramente un paradosso. Da un lato il numero stratosferico di vittime, oltre la metà dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Dall’altro il numero di casi trattati dalla Polizia Postale, appena 496 nel 2019. E’ evidente che esiste un serio problema per far emergere il fenomeno nella sua drammaticità, a partire proprio da chi lo subisce. Bisogna potenziare la rete sociale costituita da scuole, famiglie, forze dell’ordine e istituzioni locali, che possa dare sostegno e sicurezza alle vittime nel momento in cui scelgono di denunciare i loro aguzzini”. Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.
“Quelli del bullismo e del cyberbullismo sono fenomeni per troppo tempo sottovalutati – prosegue la deputata di Liberi e Uguali – e adesso urge correre ai ripari. Bisogna finanziare progetti specifici per la formazione degli studenti e delle loro famiglie finalizzati a riconoscere il fenomeno, con il supporto di tecnici specializzati degli ordini degli psicologi, psichiatri e sociologi oltre all’ausilio del personale delle Forze dell’Ordine. Bisogna dare sicurezza ai nostri ragazzi che cadono nelle insidiose maglie del bullismo e del cyberbullismo, affinchè trovino la forza di uscire dal tunnel. Al tempo stesso bisogna prevenire il fenomeno comprendendo che il bullo è esso stesso vittima di situazioni complesse, quasi sempre nell’ambito familiare. Lavorare per ridurre queste criticità significherebbe ridurre alla base il fenomeno”.