Articolo Uno Rai: come non si reagisce agli attacchi di Striscia

Politica

Come sa benissimo chi ci segue, non siamo mai stati teneri con questo vertice Rai.

Non lo siamo neanche adesso che Mediaset attacca pesantemente, con una rubrica apposita, le spese Rai, soprattutto quelle delle sedi di corrispondenza. Non lo siamo perché nell’atmosfera di sfascio aziendale e di “tutti a casa”, la reattività nei confronti degli attacchi di Striscia la notizia, è stata “tendente a zero”.

Se non fosse stato per il sindacato dei giornalisti Usigrai che ha invitato perentoriamente la Rai ad uno scatto d’orgoglio e a reagire.

Soprattutto per il fatto che gli attacchi arrivano dal suo maggior concorrente, Mediaset, e quindi destano il legittimo sospetto di essere strumentali.

Anche perché vanno a toccare un settore, quello delle sedi estere di corrispondenza, che nell’ultimo decennio, è stato fortemente ridimensionato, con la cancellazione di uffici come quello del Sud America della Spagna e del nord Europa.

Semmai sarebbero altri gli sprechi da segnalare. Da quelli delle consulenze, degli appalti, fino alla gestione di un contenzioso abnorme.

La tanto decantata BBC ha decine e decine di corrispondenti da tutte le parti del mondo e nessuno si scandalizza, anzi.

Così una nota di Articolo Uno Sezione Rai.