Dopo un lungo percorso arriva in Aula la legge che tutela e valorizza l’agricoltura contadina, di cui sono primo firmatario di uno delle tre proposte di legge poi unificate. In Italia ci sono oggi due tipi di agricoltura: c’è quella industriale e quella contadina che affonda le sue radici nell’agricoltura familiare. Nel nostro paese il 67% delle aziende ha un reddito lordo inferiore ai 10.000 euro e in Europa il 65% delle imprese agricole ha meno di 5 ettari. Quindi non stiamo parlando di un settore di nicchia. Attraverso questa legge si definiscono i requisiti necessari per la definizione di azienda agricola contadina. Un importante contributo alla promozione dell’agricoltura rurale, alla lotta ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, e alla conservazione della biodiversità.
Lo afferma in Aula il capogruppo di LeU Federico Fornaro nella dichiarazione di voto sull’agricoltura contadina.
L’obiettivo di questa legge è la valorizzazione di questa figura, spesso giovani che tornano alla lavorazione della terra e alla promozione di prodotti della tradizione, attraverso i quali si evita lo spopolamento di territori marginali, appenninici e collinari, prosegue Fornaro. L’agricoltore contadino come custode ma non solo, ma un attore della sostenibilità e della riconversione. Valorizzare l’agricoltura contadina significa tutelare l’enorme patrimonio di biodiversità presente nel nostro paese. Con la globalizzazione questo settore ha un mercato molto più ampio di quello solamente domestico o regionale. Un settore che promuove cibi sani e di qualità. Questa è l’Italia che possiamo e dobbiamo valorizzare, conclude Fornaro.