La lavoratrice torinese che si è data fuoco per le lungaggini burocratiche dell’Inps che ritardavano la riscossione della indennità di disoccupazione a cui aveva diritto dopo il suo licenziamento, illumina una realtà sociale di grande sofferenza umana che coinvolge purtroppo milioni di persone senza lavoro e senza assistenza, che vivono nella precarietà e nella disattenzione delle Istituzioni.
Quel dramma parla alla coscienza dell’Italia intera e reclama una risposta urgente da parte del Governo e del Parlamento per contrastare con più risorse ed efficacia la povertà, di cui la disoccupazione è la causa principale.
Lo dichiara Gianni Melilla, deputato di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista.
Il lavoro, prosegue Melilla, si crea rilanciando gli investimenti pubblici. Il Governo prenda atto che non è possibile rinviare ancora un grande piano di investimenti pubblici per il lavoro. Si sono trovati in questi giorni svariati miliardi di euro per salvare le banche venete, ma analoghe risorse per creare lavoro non si trovano.
La sicurezza del sistema bancario è importante, conclude Melilla, ma ancora più importante è combattere la disoccupazione e la povertà.