Apprendiamo con profonda tristezza della morte di Ebru Timtik, avvocata e paladina dei diritti umani, dopo uno sciopero della fame durato 238 giorni, protestando contro il processo farsa che l’ha condannata e chiedendone uno equo.
“Ebru muore martire, in una battaglia per il riconoscimento dei diritti, di un giusto processo. La sua morte riaccende i riflettori su due temi fondamentali e critici in un paese problematico come la Turchia: la libertà e la democrazia” dichiara Antonio Panzeri, responsabile Esteri di Articolo Uno.
Il grido di libertà di Ebru e delle forze democratiche del popolo Turco non può passare sotto silenzio, non può restare inascoltato nella comunità internazionale.