Senatori Liberi e Uguali: interrogazione, a prima firma di Francesco Laforgia, ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori della Melegatti.
Lavoro: Speranza, aprire riflessione su operai sostituiti da macchine
| LavoroSperanza Liberi e Uguali: interrogazione al ministero del lavoro e al Mise su licenziamento operaio disabile a Milano. L’azienda ha usufruito degli sgravi di Industria 4.0?
Incidenti lavoro: De Petris e Fornaro, Casellati e Fico convochino camere
| LavoroDe Petris e Fornaro Liberi e Uguali scrivono a Casellati e Fico: le camere affrontino in maniera decisa il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lavoro: Speranza, bollettino di guerra inaccettabile
| LavoroSperanza Liberi e Uguali: oggi ancora un morto sul lavoro. È un bollettino di guerra, ogni giorno più inaccettabile. La prima seduta deliberante della Camera dei Deputati sia dedicata a questo tema
Lavoro: Laforgia, interrogazione sui licenziamenti FedEx e Tnt
| LavoroLaforgia Liberi e Uguali: interrogazione al ministero del Lavoro per scongiurare 361 licenziamenti dei lavoratori coinvolti nel piano di integrazione di FedEx e Tnt
Infortuni: Fornaro, fermare la catena di morti sul lavoro
| LavoroFornaro Liberi e Uguali: al lungo elenco di morti sul lavoro di quest’anno se ne è aggiunto un altro, vittima di un incidente in una fabbrica del torinese
Lettera di Speranza a Fico: prima seduta su sicurezza sul lavoro
| LavoroSperanza Liberi e Uguali, lettera a Fico: presidente, rifletta se dedicare la prima seduta solenne della camera al tragico fenomeno delle morti sul lavoro
Lavoro: Speranza, inaccettabili per il paese 151 morti
| LavoroSperanza Liberi e Uguali: nel giorno in cui iniziano le consultazioni al Quirinale vorrei che tutti ricordassimo che dall’inizio dell’anno sono morte 151 persone sul lavoro. Un numero pazzesco e inaccettabile.
Rossi ricorda scioperi marzo ’44: esemplare sforzo dei lavoratori per fermare la guerra e salvare l’umanità
| LavoroRagazzi di venti, diciotto e quattordici anni. Giovani operai, fattorini, apprendisti della Pignone, della Ginori, delle vetrerie di Empoli e della manifattura di Montelupo, e dei lanifici di Prato. Quello sciopero resterà il più forte e esemplare sforzo dei lavoratori per fermare la guerra e salvare l’umanità.