Per non perdere l’opportunità fornita dall’attuale evoluzione a livello nazionale, nel nostro contesto regionale è fondamentale partire dai contenuti per dare il via alla svolta. Così da rendere possibile e praticabile un processo di aggregazione, basato su alcuni punti programmatici necessari a rilanciare lo sviluppo di una regione che ha perso, in questi ultimi anni, la propria anima. E, quindi, costruire le basi per replicare anche in Umbria l’alleanza di governo tra PD M5S e LeU, allargando, in questo caso, la coalizione il più possibile ad associazioni e altri soggetti per risultare vincente alle imminenti elezioni regionali del 27 ottobre.
Il momento si profila fondamentale per la sinistra, che deve ritrovare una coerente visione sul futuro, coniugare le esigenze politiche con un’utopia concreta, rimettersi in stretto contatto con il popolo smarrito da troppo tempo. Perciò la sinistra con coraggio deve mettere a sistema energie per dare voce alle molteplici istanze del popolo umbro, come un’opportunità ineludibile per rigenerare un futuro migliore per tutte le cittadine e i cittadini.
Questa coalizione di nuovo tipo, per essere tale e credibile, si deve basare su un necessario rinnovamento nelle persone e nei metodi d’azione. Solo così si può dare forma a un vero e proprio laboratorio politico per riconfigurare l’Umbria nella sua veste di regione all’avanguardia, come lo è stato in precedenza, per molteplici aspetti della vita sociale ed economica a livello nazionale.
Allo stato attuale, l’Umbria non è più classificabile, a causa proprio delle condizioni economiche e sociali, tra le regioni italiane avanzate. Infatti, i dati economici e i livelli di povertà sono desolatamente negativi.
Quindi, altro elemento per essere credibili e candidarsi a vincere le prossime elezioni regionali è quello di riconoscere questa drammatica situazione e proporre soluzioni adeguate per rispondere ai gravissimi problemi che strangolano la società umbra. Su questo terreno, tra l’altro, è possibile trovare il massimo delle convergenze tra tutti i soggetti per comporre una coalizione tale da contrastare l’ascesa della destra-destra in Umbria.È necessario, pertanto, presentare una seria proposta politico-programmatica fortemente condivisa e impostata sulla lotta alla povertà, sugli investimenti per favorire la nascita di un sistema di economia verde e circolare che si occupi della salvaguardia dell’ambiente insieme alla creazione di posti di lavoro buoni e stabili per i giovani che, sempre più numerosi, lasciano la regione. Inoltre, sistemi sanitario e scolastico accessibili a tutti, efficaci ed efficienti sempre più di carattere pubblico e universale e forti investimenti su ricerca e innovazione.
Alcuni temi, di estrema importanza, utili per favorire un confronto plurale, partecipato e trasparente in ogni tavolo di elaborazione politica potrebbero essere in sintesi:
1. Ambiente e territorio: coniugare sicurezza, valorizzazione, tutela dell’ambiente come fattore di sviluppo diffuso
2. Ricostruzione: rilanciare il ‘modello Umbria’ rendendo protagonisti enti locali e territori
3. Politiche abitative: rendere concreta la possibilità di acquisto della prima casa per giovani coppie mediante apposite agevolazioni
4. Sostegno alle famiglie: lanciare una nuova politica di esenzioni dai ticket sanitari, accesso ai servizi e agli studi.
5. Beni comuni: luoghi, situazioni e beni materiali posti sotto la responsabilità di tutti, per goderne i benefici in modo reale.L’auspicio è che si apra, già nelle prossime ore, un tavolo di confronto e di elaborazione politico programmatico ampio per decidere di affrontare insieme e uniti la sfida elettorale, con un progetto politico e un programma che sappiano riconnettersi con tutti i cittadini umbri.
Sì, la svolta è possibile anche in Umbria, ma c’è veramente poco tempo. A questo punto non resta che verificare se vi sono le auspicabili volontà politiche e capacità di mettere in prima fila gli interessi generali e relegare in ultima fila quelli del proprio particolare.
Il momento si profila fondamentale per la sinistra, che deve ritrovare una coerente visione sul futuro, coniugare le esigenze politiche con un’utopia concreta, rimettersi in stretto contatto con il popolo smarrito da troppo tempo. Perciò la sinistra con coraggio deve mettere a sistema energie per dare voce alle molteplici istanze del popolo umbro, come un’opportunità ineludibile per rigenerare un futuro migliore per tutte le cittadine e i cittadini.
Questa coalizione di nuovo tipo, per essere tale e credibile, si deve basare su un necessario rinnovamento nelle persone e nei metodi d’azione. Solo così si può dare forma a un vero e proprio laboratorio politico per riconfigurare l’Umbria nella sua veste di regione all’avanguardia, come lo è stato in precedenza, per molteplici aspetti della vita sociale ed economica a livello nazionale.
Allo stato attuale, l’Umbria non è più classificabile, a causa proprio delle condizioni economiche e sociali, tra le regioni italiane avanzate. Infatti, i dati economici e i livelli di povertà sono desolatamente negativi.
Quindi, altro elemento per essere credibili e candidarsi a vincere le prossime elezioni regionali è quello di riconoscere questa drammatica situazione e proporre soluzioni adeguate per rispondere ai gravissimi problemi che strangolano la società umbra. Su questo terreno, tra l’altro, è possibile trovare il massimo delle convergenze tra tutti i soggetti per comporre una coalizione tale da contrastare l’ascesa della destra-destra in Umbria.È necessario, pertanto, presentare una seria proposta politico-programmatica fortemente condivisa e impostata sulla lotta alla povertà, sugli investimenti per favorire la nascita di un sistema di economia verde e circolare che si occupi della salvaguardia dell’ambiente insieme alla creazione di posti di lavoro buoni e stabili per i giovani che, sempre più numerosi, lasciano la regione. Inoltre, sistemi sanitario e scolastico accessibili a tutti, efficaci ed efficienti sempre più di carattere pubblico e universale e forti investimenti su ricerca e innovazione.
Alcuni temi, di estrema importanza, utili per favorire un confronto plurale, partecipato e trasparente in ogni tavolo di elaborazione politica potrebbero essere in sintesi:
1. Ambiente e territorio: coniugare sicurezza, valorizzazione, tutela dell’ambiente come fattore di sviluppo diffuso
2. Ricostruzione: rilanciare il ‘modello Umbria’ rendendo protagonisti enti locali e territori
3. Politiche abitative: rendere concreta la possibilità di acquisto della prima casa per giovani coppie mediante apposite agevolazioni
4. Sostegno alle famiglie: lanciare una nuova politica di esenzioni dai ticket sanitari, accesso ai servizi e agli studi.
5. Beni comuni: luoghi, situazioni e beni materiali posti sotto la responsabilità di tutti, per goderne i benefici in modo reale.L’auspicio è che si apra, già nelle prossime ore, un tavolo di confronto e di elaborazione politico programmatico ampio per decidere di affrontare insieme e uniti la sfida elettorale, con un progetto politico e un programma che sappiano riconnettersi con tutti i cittadini umbri.
Sì, la svolta è possibile anche in Umbria, ma c’è veramente poco tempo. A questo punto non resta che verificare se vi sono le auspicabili volontà politiche e capacità di mettere in prima fila gli interessi generali e relegare in ultima fila quelli del proprio particolare.