NOI STIAMO CON I SINDACI. Il coordinamento regionale Veneto di articolo uno-mdp sta con i sindaci che in queste ore stanno decidendo di sospendere le parti di competenza comunale del cosiddetto Decreto sicurezza tanto voluto dal ministero dell’interno. La scelta di questi sindaci, se da un lato è l’innesco del percorso che porta al giudizio di costituzionalità, dall’altro è semplicemente un atto di umanità e di intelligenza, perchè reagire alla disumanità non è disobbedienza, ma civiltà.
Di fronte ad atti di palese violazione dei diritti costituzionalmente garantiti esiste una responsabilità personale e di coscienza che è giusto esercitare fino in fondo.
Le conseguenze del Decreto sicurezza sono infatti già scritte, e rispondono non al tentativo di regolare un fenomeno epocale e drammatico, ma ad incrementare esponenzialmente le situazioni di disagio negando i diritti elementari della persona, ed esponendo migliaia di persone al buco nero dell’illegalità, continuando ad alimentare il brodo di cui la lega di estrema destra di Salvini nutre la gente. Per noi è necessario, e dove siamo presenti con nostri rappresentanti chiederemo che molti altri sindaci si uniscano a questo movimento.
Spiace costatare che chi oggi reclama obbedienza (quell’obbedienza che, come disse don Milani al processo che lo vide imputato per aver sostenuto l’obiezione di coscienza, non è più una virtù quando viene brandita per scopi ingiusti) in passato non si preoccupasse di incitare proprio i sindaci a non applicare le leggi dello Stato.
Si preoccupi invece il ministro dell’interno a cambiare immediatamente il decreto sicurezza, come chiesto non solo dai sindaci ma da tutte le più autorevoli espressioni del tessuto civile italiano.