Rifiuti: Paolucci a Salvini, oggi proposta termovalorizzatori è bestemmia

Ambiente
“Il termovalorizzatore è uno strumento del passato che le nuove politiche di gestione dei rifiuti, approvate dall’Unione europea, hanno definitivamente archiviato.Salvini, impegnato nel festival di chi ogni giorno la spara più grossa, ignora alcune elementari verità.Oggi riproporre il concetto di “bruciare” materie prime che possono essere riparate, riciclate e riutilizzate è una autentica bestemmia”. Lo dichiara in una nota l’Europarlamentare napoletano Massimo Paolucci, dopo le dichiarazione del  Ministro Salvini in Campania.
“Le nuove norme europee, che l’ex deputato europeo Salvini ignora, definiscono target obbligatori di riciclo del 65% nel 2025 e del 70% nel 2030 con il divieto di bruciare rifiuti riciclabili.Con queste regole che senso ha investire ancora nei termovalizzatori?
Ha ragione il ministro Costa. La via maestra è l’economia circolare che mette in soffitta la cultura dello scarto, il consumismo sfrenato”, prosegue Paolucci. “Recuperare materie prime dal riciclo è fondamentale per un paese come l’Italia che ne importa il 40%.Il ministro Salvini ignora anche un altro piccolo particolare: per progettare un nuovo termovalorizzatore, avere le autorizzazioni, fare la gara, aggiudicarla e costruirlo ci vogliono non meno di 5 anni. Quindi, se il termovalorizzatore di Acerra va in manutenzione a
gennaio proporre la realizzazione di uno nuovo per sopperire alla eventuale emergenza è semplicemente ridicolo”, conclude.