Giustizia: Conte, la riforma del rito abbreviato viola la Costituzione

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“Negando il giudizio abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo, la maggioranza Lega – 5stelle viola la Costituzione, smantella le garanzie, appesantisce il sistema e prosegue nel suo disegno securitario con il solo obiettivo di soffiare sulle paure delle persone. Mentre il Vaticano cancella l’ergastolo, perché trova insostenibile l’idea del fine pena mai, l’Italia va nella direzione contraria. Il rito abbreviato è un diritto dell’imputato e un vantaggio per il sistema. Si risparmiano tempi e risorse, si accelera la durata del processo, si evita la decorrenza dei termini. Esistono grossi dubbi di costituzionalità: viene violato l’articolo 3 della Carta costituzionale, che tutela il principio di uguaglianza e impedisce di discriminare tra imputati”.

Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della Commissione Giustizia, che ha illustrato oggi nell’Aula di Montecitorio, una pregiudiziale di costituzionalità sulla proposta di legge della maggioranza sul giudizio abbreviato.