«Anche i ricchi piangono… ma non pagano mai. Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, dichiara: ‘anch’io ho perso dei soldi’. Tutti sanno che il tycoon, in tempo, si è liberato delle proprietà personali per non pagare gli ammanchi che invece hanno pagato i cittadini italiani. Al posto della farsa di una commissione inutile presieduta da un politico contiguo a tutti poteri come Pier Ferdinando Casini, cosa si aspetta a fare una legge seria sulla responsabilità contabile personale degli amministratori delle banche? Una legge rigorosa simile a quella che regola la responsabilità degli amministratori pubblici soggetta al controllo della Corte dei Conti. I grandi imprenditori che avevano preso i soldi dal Monte e dalle altre banche e non li hanno restituiti sono ancora ricchissimi mentre gli amministratori responsabili dei fallimenti hanno preso compensi milionari e liquidazioni da nababbi. Zonin é stato entrambe le cose: era presidente della banca da cui prendeva soldi come imprenditore, anche se lui nega di avere partecipato ai cda. La verità è che lo Stato, come diceva Pertini, è debole con i forti e forte con i deboli. E a pagare è sempre Pantalone».
Lo ha scritto, su Facebook, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana ed esponente di “Liberi e Uguali”.