Lavoro: Melilla, Honeywell chiude e licenzia 420 lavoratori in Abruzzo, inaccettabile

Abruzzo

La comunicazione odierna al Ministero e alle parti sociali, con cui la Honeywell decide di chiudere a breve il sito industriale di Atessa, in Abruzzo, lasciando solo un piccolo segmento lavorativo, è inaccettabile. 420 lavoratori vedono svanire il loro lavoro e la serenità delle loro famiglie. Un’intera area dell’Abruzzo, la val di Sangro, subirà i contraccolpi generali di questa caduta di reddito e consumi e tutta l’economia abruzzese subirà un colpo duro.

Lo dichiara Gianni Melilla, deputato abruzzese di Articolo uno – Movimento Democratico e Progressista e capogruppo in commissione bilancio a Montecitorio.

Quello che mi preme evidenziare, sottolinea Melilla, è il dramma umano che vivono adesso gli operai di questa fabbrica già duramente provati da 2 mesi ininterrotti di sciopero.

I sindacati, la Regione Abruzzo e il Governo Italiano devono a questo punto concordare una strategia per contrastare la scelta della Honeywell di delocalizzare dopo aver avuto, negli anni passati, dallo Stato italiano, tanti incentivi e aiuti.

Non si può non restare indignati da questa testimonianza di egoismo e ingratitudine imprenditoriale.
Oggi tornerò a parlare di questa vertenza alla Camera dei Deputati, conclude il deputato di Mdp.