Articolo 1 Paola: il documento sulla giustizia depositato in comune

Calabria

“A 25 anni esatti dalla strage di Capaci torna prepotentemente al centro del dibattito politico il tema della giustizia e della legalità, reso maggiormente problematico dalle realtà che quotidianamente implicano il confronto con l’anti-Stato, con il giustizialismo, con l’illegalità tout court. Giustizia e legalità, lungi dall’essere endiadi ridondante e superflua, rappresentano un doppio livello di valutazione della realtà. La legalità, concetto puramente formale, implica il mero confronto tra il dato fattuale e il dato normativo; la giustizia, invece, è l’architrave della legalità, la sua condicio sine qua non, il dato fondante dell’ordinamento che necessariamente implica una valutazione di dati metagiuridici e caratterizzanti l’identità di un popolo. Difatti, è dalle norme della Carta costituzionale che devono desumersi i caratteri della giustizia come strumento di realizzazione dell’eguaglianza sostanziale (art. 3), fondata sul diritto di difesa (art. 24), sul principio di personalità nella responsabilità penale (art. 27, comma 1), sul principio della presunzione di non colpevolezza (art. 27, comma 2), sul principio di umanità e rieducatività della pena (art. 27, comma 3) sulla netta esclusione della pena di morte (art. 27 comma 4) e sulla sacrosanta autonomia ed indipendenza della magistratura (art. 101) che esercita la funzione giurisdizionale in nome del popolo, unico titolare della sovranità (art.1). Tutto ciò dimostra come sia imprescindibile, per le istituzioni pubbliche, fare di giustizia e legalità non già un vuoto baluardo elettorale bensì un modus operandi e uno strumento educativo; non può esservi diffusione di giustizia e, conseguentemente, di legalità, se le Istituzioni omettono di impegnarsi alla costruzione di una coscienza civica, di un idem sentire de re publica che necessariamente implica la conoscenza della Costituzione. Non sussiste senso di giustizia se non sussiste un impegno culturale che mette radici nelle scuole, nel potenziamento degli insegnamenti di educazione civica che formino adeguatamente cittadini sovrani perché realmente consapevoli. Non sussiste senso di giustizia se non vi è la percezione da parte dei cives dell’idiosincrasia avverso ogni forma di corruzione, di favoritismo, di voto di scambio, e ciò perché percezione della fiducia nella classe politica agevola il raggiungimento del senso di giustizia e l’adesione alla legalità. La nostra forza politica reputa non più procrastinabile una decisa presa di posizione delle istituzioni tutte contro l’omertà, reale alleato di ogni forma di ingiustizia e di illegalità; è necessario incoraggiare i cittadini a collaborare con la magistratura, affinché questa non sia una monade ma diventi parte di un unico meccanismo propulsivo finalizzato alla giustizia così come delineata e identificata dalla nostra Costituzione.
E’ necessario, pertanto, rafforzare la protezione dei testimoni di giustizia nei processi di mafia, potenziando le garanzie già previste dalla legge in materia, nonché mantenere saldo il regime del carcere duro per i soggetti condannati per i reati commessi con metodo mafioso; si auspica che, a livello nazionale, l’incentivazione degli strumenti di democrazia partecipativa possa permettere ai cittadini di concorrere alle scelte in materie di politica criminale considerando anche il fatto che ad oggi non è stato ancora rubricato il reato di tortura, nonostante i richiami in tal senso provenienti dagli organi di giustizia europei.
D’altro canto, occorre smorzare gli aliti di giustizialismo, potenzialmente destabilizzanti nell’ottica del raggiungimento di un ideale di giustizia aderente al nostro ordinamento costituzionale; è necessario concretizzare e non annullare la funzione rieducativa della pena, valorizzando la dignità della persona umana (art. 3 Cost.) e ripudiando trattamenti penitenziari contrari al senso di umanità (art. 27 comma 3). Giustizia e legalità, in buona sostanza, rappresentano gli esiti di un necessario e più ampio percorso culturale e di crescita che la nostra forza politica, sin dalla sua denominazione, si propone di incentivare e favorire, anche e soprattutto a livello comunale, nella piena concretizzazione di quel principio di sussidiarietà previsto dall’art. 117 della Costituzione che onera i Comuni di essere la prima istanza nella realizzazione degli obiettivi di tutela dei cittadini”.