Roma: Guerra, impossibile immaginare la città senza la Casa delle donne

Italia

“Mi unisco alle voci che in questi giorni e in queste ore si levano a sostegno della Casa Internazionale delle Donne di Roma che ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento per circa   800 mila euro di affitto non pagati ed è dunque sotto minaccia di sfratto”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1 – Mdp al Senato.

“Non possiamo nemmeno immaginare Roma senza la Casa delle Donne, simbolo della storia del femminismo italiano e mondiale. Ma non è questo il solo merito: dobbiamo infatti al movimento delle donne il fatto che il complesso del Buon Pastore sia stato restituito alla città e ai cittadini, poiché quando venne occupato, alla fine degli anni Ottanta, era in stato di abbandono mentre oggi è attivo, vitale, ricco di iniziative di cui tutti usufruiamo”, aggiunge Guerra.  

“Il debito che viene imputato alla Casa Internazionale ai miei occhi è già ampiamente saldato con il valore dei servizi offerti gratuitamente, alla città e alle donne, dalle 40 associazioni che fanno parte del Consorzio che gestisce la Casa. E tale sembrò anche alla giunta precedente, che valutò in 700 mila euro l’anno il valore delle consulenze psicologiche e legali per donne vittime di violenza, delle prestazioni svolte nei consultori medici e ginecologici, dei progetti di orientamento al lavoro e delle iniziative culturali oltre alla cura di Archivia una biblioteca ragionata del femminismo italiano e internazionale messo a disposizione di studenti e studentesse per studi e tesi di laurea – conclude – Chiedo dunque a chi governa la città di Roma di riconoscere il prezioso contributo che la Casa offre alla città intera e di sventare ogni minaccia, ma sono anche persuasa che, se malauguratamente così non fosse, saranno tutte le donne italiane a difenderla e proteggerla”.