Articolo 1 Emilia Romagna: sindaco Pelloni inadeguato al ruolo

Emilia Romagna

Espressioni così gravi e inappropriate sono inaccettabili per chi, come Simone Pelloni, ricopre un ruolo delicato come quello di sindaco, autorità sanitaria del territorio che deve tutelare la salute dei propri cittadini. Parole irrazionali e discriminatorie, che denotano una profonda ignoranza scientifica e un’evidente dose di disumanità, unite alla volontà di accattivarsi il favore degli antivaccinisti o semplicemente dei genitori che hanno dei dubbi e chiedono di capire.

I leghisti, professionisti dello sfruttamento delle paure, ci hanno abituato a tutto. Da anni li sentiamo blaterare a sproposito di immigrazione con contenuti e toni strumentali, salvo poi fare, con Maroni ministro dell’Interno, le più grandi sanatorie di immigrati irregolari che si ricordino. Parlano di sicurezza, degrado e ronde, salvo poi fallire miseramente quando governano lo stato centrale e i territori, come a Vignola.

Non pensavamo però che potessero spingersi a livelli di disumanità finora inediti nei nostri territori e nelle nostre istituzioni. Al punto da sostenere tesi antiscientifiche, chiedendo la non ammissione dei bambini immunodepressi – AIDS ma anche altre situazioni genetiche stabili o stati transitori come un banale raffreddore – temerariamente accostati ai bimbi non vaccinati per dare addosso alla legge sui vaccini. Anche perché tutti sanno che l’HIV non si trasmette stando accanto a un individuo portatore del virus. Tutti, ma evidentemente non il sindaco Pelloni, che pur di strumentalizzare fa strame di scienza e di buonsenso.

La comunità dei vignolesi e le istituzioni della Repubblica non meritano e non possono reggere il peso e la vergogna di un uomo e di un primo cittadino dimostratosi del tutto inadeguato al ruolo. Pelloni si scusi con i bambini malati che ha utilizzato vilmente e ritorni a fare il suo mestiere. Quello di sindaco non fa per lui.