Catalogna: Piras, violenze inaccettabili in paese europeo, Ue le condanni

Esteri

Dal governo italiano e dall’Europa mi sarei aspettato una posizione di condanna più netta sulle violenze in Catalonga, che affermasse con forza che nessun governo, di nessun paese europeo, può rispondere a una richiesta di democrazia e a un principio di autodeterminazione con tale repressione. Quelle immagini sono di fronte agli occhi di tutti e non possono essere banalmente relegate ad una questione interna ad uno Stato. Sono patrimonio drammatico di quello che è successo in questi giorni e coinvolgono tutti i cittadini europei. A persone pacifiche, che pretendono di poter concorrere a decidere del futuro della Spagna, del suo assetto istituzionale e anche di come di costruisce l’Europa e di come si rilancia il processo di ricostruzione europea, si è risposto con le cariche della polizia.

Lo dichiara Michele Piras, deputato di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista replicando al ministro degli esteri, Angelino Alfano, durante il question time a Montecitorio.

Noi siamo perfettamente consapevoli anche delle forzature che hanno agito le autorità della generalità catalana sul piano della tenuta e dell’ordine costituzionale della Spagna, prosegue Piras, però siamo anche consapevoli che di fronte a un voto democratico non ci può essere nessuno che si comporti nella maniera in cui si è comportato il governo Rajoy.

L’Italia e l’Europa sbagliano a trattarlo come un affare interno a uno Stato perché invece è una questione più generale che riguarda i diritti umani, il diritto all’autodeterminazione dei popoli e il pacifico svolgimento di una manifestazione di democrazia. Penso che il governo italiano, conclude il deputato di Mdp, debba ambire ad avere un ruolo e una capacità di intervento diverso in Europa, che riesca a concorrere a un processo pacifico che tenga insieme le ragioni dell’unità con le ragioni dell’autodeterminazione.