“Tra Trump e Colaninno scelgo il lavoro e la lotta”

Lavoro

Enrico Rossi
huffingtonpost.it – blog, 31 marzo 2017

La dichiarazione di Colaninno sui dazi che Trump vorrebbe mettere sulle Vespe prodotte a Pontedera è solo a prima vista sorprendente: “se non potremo esportare dall’Italia, esporteremo dal Vietnam”.
Come dire che ciò che conta sono i profitti che in ogni caso si salvano.
Al contrario i sindacati e i lavoratori sono giustamente preoccupatissimi perché temono per il futuro dei posti di lavoro.
Le lezioni a me paiono due e piuttosto chiare:
– una globalizzazione senza regole ha dato un potere enorme al capitale e ha svalutato il ruolo e la dignità del lavoratore;
– il populismo trumpista e le politiche nazionalistiche e sovraniste in genere promettono ai lavoratori di risolvere i loro problemi, ma in realtà non toccano i meccanismi veri e profondi che hanno determinato questa situazione di dominio incontrastato del mercato e del profitto.
A mio parere hanno ragione i sindacati quando chiedono al governo una politica industriale.
Aggiungo che solo la dimensione europea può consentire nel mondo che si va strutturando di avere una dimensione adeguata per contare in politica e sui mercati internazionali in modo da tutelare i diritti dei lavoratori e l’occupazione.
Anche per questo, le posizioni antieuropeiste o scettiche di tanti populisti di casa nostra sono sbagliate e dannose per gli interessi e le prospettive dei ceti popolari.
Noi dobbiamo dirlo e lottare per un’Europa diversa.