Melilla: il grande affare delle Assicurazioni sulle polizze vita “dormienti”

Economia

Secondo una indagine dell’IVASS, l’istituto che vigila sulle compagnie di assicurazione, le polizze vita scadute negli ultimi 5 anni e non ancora pagate ai beneficiari, cioè i titolari o i loro eredi, ammonterebbero alla cifra di 145 miliardi di euro. Una parte di queste, quelle cioè non reclamate per dieci anni dalla scadenza, è destinata a finire nelle casse dello Stato, dopo essere stata utilmente nella pancia delle Assicurazioni per 10 anni.Lo Stato ha un conto speciale dove affluiscono tutti i cosiddetti rapporti dormienti: conti correnti, depositi postali, e altri prodotti finanziari nn movimentati per 10 anni.La suddetta indagine ha messo in luce il comportamento scorretto delle Assicurazioni che  sin dalla stipula delle polizze non mettono in atto le misure per rendere agevole l’individuazione degli eredi: nella maggior parte dei casi i beneficiari delle polizze sono genericamente “eredi”, “figli”, “genitori” e la ricerca è naturalmente molto difficoltosa.Le Assicurazioni nella maggior parte dei casi non attivano nessuna procedura per la reale ricerca dei beneficiari. Il fenomeno è imponente: le polizze vita in vigore sono 9.311.427, le somme assicurate sono 341,77 miliardi di euro, le polizze non liquidate per mancanza informazioni  sono 3.912.632 per un importo di 145,09 miliardi di euro. Per questo ho inoltrato una interrogazione a risposta urgente al Ministro della Economia per sapere se tali notizie innanzitutto corrispondano al vero e se non ritenga necessario regolare questa realtà con una normativa che dia più garanzie ai cittadini e ai beneficiari delle polizze vita.” Così in una nota Gianni Melilla,  capogruppo di Articolo 1 – Mdp in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.