Incendi Abruzzo, Melilla scrive a Gentiloni: è il tempo dell’emergenza, servono decisioni

Ambiente

Egregio on Presidente,

da troppi giorni il Morrone, la montagna di Celestino V, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, sta bruciando.
Oltre 1500 ettari di bosco sono andati in fumo. Migliaia di animali sono arsi vivi. L’economia zootecnica è in ginocchio. Un immenso patrimonio naturale é stato distrutto. Le popolazioni della Valle Peligna stanno sopportando un disagio enorme con situazioni di pericolo per le aree abitate più vicine ai vari incendi appiccati da mani criminali.

La Regione Abruzzo ha chiesto da subito più mezzi e uomini essendo impari la lotta col fuoco con i pochi vigili del fuoco e mezzi della protezione civile. Ma lo Stato ha perso colpevolmente giorni preziosi e le fiamme si sono estese in modo drammatico. I gruppi parlamentari di MDP di Camera e Senato hanno chiesto alcuni giorni fa la dichiarazione dello stato di calamità nazionale per fronteggiare con ogni mezzo il disastro ambientale del Morrone.

Sono a chiederLe di assumere ogni decisione straordinaria e immediata per far fronte alla emergenza degli incendi sul Morrone. potenziando in modo massiccio gli uomini e i mezzi da impegnare ulteriormente e in modo aggiuntivo a quelli che con coraggio e abnegazione da giorni lavorano in condizioni di pericolo costante. È evidente il fallimento nazionale delle strategie statali di contrasto al fenomeno, purtroppo in netta crescita, degli incendi estivi. Occorre riflettere sulla scelta improvvisata e negativa di far confluire il Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri così come sull’assetto complessivo del sistema della Protezione Civile troppo indebolito dalle controriforme degli anni passati.

Ma di questo avremo modo di discutere in Parlamento: ora è il tempo dell’emergenza e il Governo deve fare sino in fondo la sua parte per aiutare subito la Valle Peligna e l’Abruzzo a spegnere gli incendi sul Morrone.

Gianni Melilla, deputato abruzzese