Migranti sgomberati: Rossi, violenze indegne di un paese civile

Italia

«Gli scontri e le violenze accadute ieri a Roma non sono degne di un Paese civile, di una democrazia sociale e inclusiva. Le occupazioni abusive di migranti regolari o di cittadini italiani – lo dice anche il capo della polizia Gabrielli – non si risolvono con gli sgomberi ma trovando soluzioni alternative».

Lo ha scritto, sul suo profilo Facebook, il presidente della Regione Toscana e fondatore di Articolo Uno – MDP, Enrico Rossi.

«E allora perché è accaduto quello che si è visto? Dov’era il Comune di Roma, perché il sindaco tace? Si attendono risposte e fatti concreti», sottolinea Rossi.

«Intanto – continua il presidente della Toscana – prendiamo atto che la svolta nelle politiche nazionali dell’immigrazione si sta delineando: 1. Si è alzato un muro nel Mediterraneo centrale delegittimando le Ong e affidando alla guardia costiera libica il compito di bloccare i “flussi umani”; 2. Si è deciso di abbandonare oltre quel muro, in Libia, la gran parte dei migranti senza preoccuparci del rispetto dei diritti umani e senza distinzione tra migranti economici e chi fugge dalla guerra e dalle dittature; 3. Si usa la mano forte in Italia anche contro migranti con regolare permesso come gli eritrei e gli etiopi di Roma, decretando così il fallimento dell’accoglienza».

«Tutto questo – conclude Rossi – ha contribuito a sviluppare nel Paese un’ondata di razzismo come mai si era vista in passato. Il ministro dell’interno Minniti temeva la “rottura democratica”. Ora a quella rottura si è più vicini e la destra xenofoba è più forte che mai. Complimenti!»