Ddl Concorrenza: Ricciatti, sostanzialmente un’occasione perduta

Economia

“Col voto di oggi al Senato e col vincolo del voto di fiducia il ddl Concorrenza è diventato legge. Sostanzialmente una occasione perduta. Qualche piccola cosa positiva, qualche altra che male non fa ed un paio di soluzioni inaccettabili.  Sono ancora convinta che in questo dannato bel Paese il merito conti ancora qualcosa, per cui, in tempi non sospetti – correva l’anno 2006- si diede la possibilità ai giovani freschi di laurea in farmacie di cominciare ad esercitare la professione che veniva loro riconosciuta dal titolo di studio, come per ogni altra professione sanitaria. Nel corso di questi lunghi 11 anni sono nate così migliaia di parafarmacie, che non erano altro che la realizzazione – per molti  ragazzi – di un primo passo verso il lavoro. Rivendichiamo la bontà dell’intuizione: quello sarebbe stato primo step di un processo necessariamente graduale di completa liberalizzazione della vendita del farmaco, col solo vincolo del titolo di studio. Solo merito, nessuna raccomandazione. Avremmo potuto fare un passo avanti, permettendo la vendita dei medicinali di fascia C ed invece abbiamo scelto di mettere in difficoltà quelle esperienze ed addirittura si è consentito l’ingresso di capitale in un settore ancora chiuso. Immaginatevi grandi catene industriali farmaceutiche che generano oligopolio negando proprio il principio della concorrenza stessa. Col senno di poi possiamo dire che noi tutto questo l’avevamo previsto ed avevamo chiesto, inascoltati, di cambiarlo. Davvero un grande peccato”. Così in una nota la deputata di Articolo 1 – Mdp  Lara Ricciatti.