Rispetto molto il dibattito interno al Pd sull’eventuale scelta di anticipare le primarie ed eleggere il nuovo segretario. Mi domando tuttavia come questo approccio si possa conciliare con un processo costituente capace di coinvolgere forze esterne e di affrontare la sfida lanciata da Letta sulla natura e sull’identità del nuovo soggetto. Se il Pd vuole fare il suo congresso ordinario non serve neanche aspettare il 2023.
Se così non è invece si favorisca quella discussione larga e inclusiva di cui ha bisogno la sinistra per rigenerare un rapporto con la società.
Lo ha dichiarato Arturo Scotto, coordinatore nazionale di Articolo Uno.