Articolo Uno Lombardia: ora un patto di tutte le opposizioni per le regionali

Lombardia

Le dimissioni di Letizia Moratti evidenziano in modo lampante la totale perdita di credibilità della Giunta Fontana. Non sono dimissioni qualsiasi, vengono dalla vice Presidente, nonché assessora al Welfare, che era stata chiamata da Fontana per porre rimedio ad una situazione insostenibile, dovuta alla disastrosa gestione dell’emergenza Covid da parte del duo Fontana – Gallera, gestione che stava rischiando di pregiudicare anche la campagna vaccinale.

Le parole durissime con cui oggi Letizia Moratti lascia sono molto eloquenti, più ficcanti delle critiche anche più severe avanzate sugli stessi argomenti in questi anni dalle opposizioni. Eloquenti non perché dica cose nuove, le criticità sottolineate erano evidenti a chiunque abbia saputo osservare con occhio attento la parabola di questa maggioranza e di questa Giunta, ma per l’origine delle critiche. Per la fonte diretta di chi è stata per quasi due anni in Giunta.

La certificazione del fallimento richiede un sussulto di responsabilità da parte di tutte le opposizioni. Le divisioni che hanno impedito il formarsi di una coalizione ampia a livello nazionale, dal M5S fino ad Azione ed Italia Viva, consegnando così il paese alla destra, qui ed ora non sono giustificabili. Soprattutto non sarebbero comprese dall’elettorato democratico di questa regione che chiede un cambiamento.

Le battaglie comuni condotte in Consiglio Regionale, a partire dalla difesa del sistema sanitario pubblico ed universalistico, alle denunce delle inefficienze del trasporto pubblico locale e della palese incapacità della Giunta di affrontare l’emergenza climatica, possono e devono essere alla base di un patto elettorale che liberi la Lombardia, dopo 28 anni di malgoverno.

Carlo Porcari, segretario regionale di Articolo UNO Lombardia