Lo sfregio della lapide dedicata a Tina Anselmi, con una svastica nazista, nel giardino a lei dedicato nella zona di Mirafiori a Torino è un atto vile e vigliacco, che offende la memoria di una madre della Repubblica.
Forse quella lapide ha dato fastidio ai vandali neonazisti perché la Anselmi vi è qualificata come partigiana, e prima donna ministra della Repubblica.
E proprio per questo, oltre a condannare questo gesto, tutte le parti dovrebbero fare uno sforzo in più, e riconoscere quale è l’obiettivo cui Tina Anselmi ha lavorato tutta la vita: la lotta partigiana per la nascita della Repubblica, la scrittura della Costituzione antifascista, il suo inveramento nei ruoli istituzionali cui ha adempiuto: la creazione del sistema sanitario nazionale quando era ministra della sanità, la legge sulle pari opportunità quando era ministra del lavoro, la lotta contro le derive antidemocratiche al cuore dello Stato quando era presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia P2.
Quanto è successo non può essere derubricato a semplice atto di vandalismo, ma deve tenere alta la tensione sul pericolo della vitalità del neofascismo oggi in Italia.
Articolo Uno Veneto: sfregio lapide Tina Anselmi gesto vile e vigliacco
VenetoLo scrive Gabriele Scaramuzza, segretario di Articolo Uno Veneto.